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Descrizione
A Fobello sono tenute vive numerose tradizioni, alcune delle quali di origine molto antica.
Nella piazza comunale l'ultima domenica di Carnevale viene distribuita la Paniccia: zuppa di verdura con trippa e salamini . Il martedì grasso, gruppi mascherati vanno di frazione in frazione, armati di campanacci, latte vuote e tutto ciò che può essere utile a fare rumore, a disturbare il sonno degli abitanti: quest'usanza in dialetto locale e chiamata "sunè i rait" poiché chi riceve la "visita" deve a sua volta "renderla" alla frazione da cui provengono i disturbatori, pena la presenza di topi nelle case per tutto l'anno, per chi non raccoglie la sfida e non esce di casa a restituire i "rait".
Non si conosce esattamente l'origine dello "Scambio dei pani" fra Fobello e Rimella (paese di origine Walser a 5 km di distanza). Presumibilmente in un tempo molto lontano , in seguito ad una lite tra pastori dei due paesi confinanti, si decise di fare pace e di scambiarsi due volte l'anno il Pane Benedetto nei giorni dell'Ascensione e della Pentecoste.
In occasione del Corpus Domini le cappelle della Via Crucis vengono fiorite, ai balconi si espongono le lenzuola più preziose del corredo e, in prima fila, davanti alle donne in costume tradizionale, i bambini del paese portano cestini colmi di fiori da spargere al passaggio dell'Ostia Consacrata. Altre due processioni in costume si svolgono l'ultima domenica di luglio, giorno del Santo Patrono San Giacomo e la seconda domenica di agosto.
Il giorno dei Santi i ragazzi della ProLoco, in collaborazione con le altre associazioni, si ritrovano davanti alla Parrocchiale per accendere un grande fuoco sulle cui braci arrostire le caldarroste per l'intera popolazione e per chi torna al paese di origine per ricordare i propri morti.
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